"... Guarda, mi spiegava lei, quello che veramente non si può mandar giù è l'effetto Shanghai, lo chiamo cosi' perche', anni fa in un ristorante di Shanghai, ho divorato, letteralmente divorato, delle squisite crocchette di pollo, che poi, surprise!, non erano per niente di pollo, erano di cane. Be', a parte la nausea immediata, una cosa così ti distrugge anche all'indietro, ma allora cosa ho mangiato ieri, l'altro ieri, eccetera? Sempre cane? E mi piaceva pure! E quindi puoi salutare tutti i bei momenti tipo quella famosa sera, che ne so, a Pantelleria, o quella famosa mattina nelle gole del Verdon, era tutto falso, un altro film, altri attori, altra storia, capisci? Ti sei fatta fregare, questa e' la verita', e non e' possibile ricominciare come se niente fosse, l'ombra di Shanghai non ti lascia piu', anche se lui un giorno dovesse tornare da te vuotandosi il posacenere sulla testa. Shanghai non perdona, dammi retta, faresti solo uno sforzo inutile, un sacrificio senza senso."
(Carlo Fruttero, Donne informate sui fatti)
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